STORIA

Pistacchio di Bronte, l’oro verde di Sicilia

Il pistacchio di Bronte deve le sue caratteristiche pregiate e uniche al suo territorio: evidente è lo straordinario connubio tra la pianta e il terreno lavico che, concimato continuamente dalle ceneri vulcaniche, dà origine a un frutto che, dal punto di vista del gusto e dell’aroma, supera come qualità la restante produzione mondiale. Il pistacchio di Bronte deve il suo colore intenso al contenuto di clorofilla che grazie a ciò, rende un sapore nettamente più deciso rispetto agli altri pistacchi, grazie al terreno ricco di sostanze minerali anche per via delle frequenti colate laviche dell'Etna. Il Pistacchio di Bronte è dolce, delicato, aromatico. Può essere consumato in guscio naturale (comunemente detto “a bocca aperta”) ed è il primo prodotto disponibile alla commercializzazione, anche se è sempre meno disponibile sul mercato per ovvi motivi come il costo della manodopera elevata: i chicchi, infatti, vengono selezionati manualmente scegliendo quelli con il guscio aperto almeno di alcuni millimetri, per consentire al consumatore di aprire il frutto con le unghia e consumare il prodotto. In tal senso, è da consumare fresco, senza tostatura o salatura.

Coltivazione e Produzione

La raccolta avviene alla fine dell’estate, tra agosto e settembre, ma solo ad anni alterni: un anno la raccolta, l’anno successivo si eliminano le gemme per proteggere la pianta. La coltivazione e la produzione di pistacchio rappresentano un’importante fonte di reddito per i brontesi, tanto da essere soprannominato “oro verde”, per il suo alto valore commerciale. A Bronte, paese della provincia di Catania, si producono infatti un’infinita varietà di prodotti derivati dalla lavorazione del pistacchio, come il famoso pesto di pistacchio per il condimento della pasta, il gelato al pistacchio, i biscotti di pistacchio, la crema di pistacchio, il cioccolato al pistacchio e molti altri. In termini numerici, il pistacchio di Bronte rappresenta oltre il 90% della produzione italiana di pistacchio e circa il 2% di quella mondiale.

Usi e Consumi

Il Pistacchio di Bronte viene utilizzato anche nei primi e nei secondi piatti e in tanti altri modi differenti, per esempio per aromatizzare bevande e varie pietanze. Inoltre, viene impiegato nell’industria delle carni insaccate (mortadella), ma trionfa nell’industria dolciaria in paste, torroni, mousse, confetti, e gelati. Vale anche la pena parlare anche di una tipicità unica del territorio di Bronte: la Filletta. Un ricetta tramandata di generazione in generazione. È composta da zucchero, farina e uova. La sua è una forma perfettamente circolare dalla consistenza soffice, gustosa, dal colore caldo e perfetto.

Pianta di Pistacchio "NATIVO"

Di solito una pianta di pistacchio nasce dal connubio tra la pianta e il terreno lavico che, concimato continuamente dalle ceneri vulcaniche, dà origine al frutto. Questa pianta rispetto a tutte le altre è diversa, in quanto nasce da un chicco di pistacchio caduta sul terreno e il seme dà vita a questa pianta che però non è commestibile. Essa ha bisogno di essere innestata per produrre pistacchio normale.